A.S.D. HERAKLES

Il progetto dell’ASD Herakles nasce nel 2020 in seno al “Laboratorio di Innovazione Urbana”, all’interno del Progetto “Brindisi Smart Lab” del Comune di Brindisi, gestito da Palazzo Guerrieri, con l’intento di promuovere sul territorio di Brindisi una cultura dello sport orientata all’inclusione.

L’obiettivo dell’associazione è quello di rendere lo sport un momento di vera aggregazione e socializzazione, abbattendo barriere fisiche e mentali e creando un terreno di gioco accessibile a tutti: persone con e senza disabilità, ragazzi e ragazze, adulti e bambini. 

Herakles ha portato a Brindisi il “baskin”, lo sport inclusivo per eccellenza, che trae ispirazione dal basket ma ha un regolamento tutto suo. Nato, in origine, dall’intuizione di un insegnante di educazione fisica del cremonese, che studiò una disciplina nuova che consentisse l’inclusione di persone con disabilità e senza disabilità in comuni attività di gioco, il baskin è stato recentemente riconosciuto dal Cip come attività sportiva a tutti gli effetti. 

Dieci regole governano il gioco, conferendogli caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità, valorizzando il contributo di ogni ragazzo/a all’interno della squadra, in modo che il successo comune dipenda realmente da tutti. Quest’adattamento, che personalizza la responsabilità di ogni giocatore durante la partita, permette di superare positivamente la tendenza spontanea ad un atteggiamento «assistenziale» a volte presente nelle proposte di attività fisiche per persone con disabilità.

I punti fondamentali del regolamento baskin sono: 

1) il materiale: uso di più canestri: due normali; due laterali più bassi; possibilità di sostituzione della palla normale con una di dimensione e peso diversi; 

2) lo spazio: zone protette previste per garantire il tiro nei canestri laterali; 

3) le regole: ogni giocatore ha un ruolo definito dalle sue competenze motorie e ha di conseguenza un avversario diretto dello stesso livello; questi ruoli sono numerati da 1 a 5 e hanno regole proprie; 

4) le consegne: possibile assegnazione di un tutor, giocatore della squadra che può accompagnare più o meno direttamente le azioni di un compagno disabile.

La condivisione degli obiettivi sportivi diventa il mezzo per considerare la diversità come un arricchimento, un veicolo di abilità differenti e uno stimolo maggiore a cercare la collaborazione e il gioco di squadra.

Palestra Scuola Media M. Pacuvio

via Palmiro Togliatti

Oratorio Chiesa di San Vito

via Nazario Sauro 47